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al testo di Serenella Menichetti
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CITTADINO DEL MONDO
–Sono Paul cittadino del mondo- Fu allora che cominciai ad amarti. -Andiamo il mondo ci aspetta!- L’amore aumentò come pane con lievito madre.
Ti seguii al mare. Spiaggia dorata, mare blu cobalto, il tuo sorriso. Una puntura di tracina mi trafisse l’anima appena notai il tuo disappunto per i vu cumprà. La delusione mi strinse il petto in una morsa quando notai che in città ignoravi i mendicanti.
Suggerii di andare in Rwanda, ma storcesti la bocca. Preferisti Sharm El Sheik e le Maldive. Nel viaggio a Londra, cercasti un ristorante italiano. Altri lidi non ti attiravano.
-Eppure il mondo è vasto e vario- pronunciai. Al tuo silenzio, ti spiattellai quanto fosse illecito appellarti “cittadino del mondo.” Mi guardasti stranito. Ne eri talmente convinto.
Un individuo che ignora la fratellanza, che rifiuta volti nuovi e voci diverse, dalle proprie. Un abitudinario, individualista, intollerante. Può essere solo cittadino, del suo ego.
Fu così che il mio amore per te sgonfiò. Come palloncino bucato, cadde a terra. Senza fermarmi, lo calpestai. E proseguii il mio viaggio. |
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